Alla base della moxa-terapia c’è l’esistenza del Ch’i (Prana in sanscrito, ki in giapponese): una sorta di energia primordiale che forma la trama basilare dell’universo. Esso supporta tutti i fenomeni esistenziali permettendo lo svolgimento delle funzioni vitali, ma anche di quelle emotive, mentali e spirituali dell’essere umano. Il Ch’i, circolando nel corpo umano diventa: intelligenza nella mente, amore nel cuore e impulso vitale (movimento) nel ventre. Inoltre, sempre secondo la medicina orientale, ogni individuo è considerato un microcosmo attraversato da “canali energetici” (detti Meridiani), nei quali scorre l’energia vitale (chiamata Ch’i). Poiché le carenze, i disordini, o il ristagno del Ch’i causano malattie, alcune terapie orientali cercano di ristabilire l’equilibrio nell’organismo favorendo la corretta circolazione del Ch’i nei meridiani attraverso i quali l’energia ha il suo percorso preferenziale.
La moxibustione è il processo con il quale la moxa (sigari di Artemisia vulgaris essiccata) viene bruciata o direttamente sulla pelle o indirettamente sopra dei punti specifici di agopuntura. Scopo di questo processo di Moxa terapia del calore è quello di riscaldare il Qi e il Sangue nei canali. La moxibustione è più comunemente usata quando è necessario espellere Freddo e Umidità (entrambe influenze patogene di tipo Yin), o tonificare il Qi e il sangue.
Tale pratica è strettamente collegata anche alle tecniche riflessologiche (auricoloterapia, riflessologia plantare, riflessologia della mano e riflessologia facciale); la combinazione di queste tecniche costituisce un validissimo ed efficace strumento verso il riequilibrio energetico ed il mantenimento di uno stato di benessere.